Vigne urbane: innovazione per la sostenibilità ESG

Citiculture trasforma tetti e spazi inutilizzati in vigne urbane tecnologiche, promuovendo sostenibilità ambientale e sociale.

Citiculture, una startup green tech nata a Torino nel 2023, ha lanciato un progetto innovativo che punta a trasformare le vigne urbane tecnologiche in strumenti centrali della strategia di sostenibilità e Corporate Social Responsibility (CSR) delle aziende. L’idea è quella di integrare aree verdi dedicate alla coltivazione della vite su terreni non utilizzati, come tetti o spazi in disuso, creando un impatto positivo sia ambientale che sociale. La vite non solo produce frutti per vini, profumi e cosmetici, ma migliora anche il clima urbano riducendo l’effetto “isola di calore” e assorbendo CO₂.

La startup, fondata da Luca Balbiano, Paolo Astrua e Alberto Cardile, propone un servizio “chiavi in mano” che include:

  • Analisi del sito per verificare fattibilità e caratteristiche ambientali.
  • Progettazione personalizzata di vigneti urbani.
  • Installazione di “moduli-vite” tecnologici, ovvero vasi dotati di sensori per monitorare la crescita delle piante.
  • Gestione e manutenzione agronomica, con contratti rinnovabili di 3 o 5 anni.
    Il pacchetto comprende inoltre un report dettagliato sugli impatti ambientali e sociali, utile per migliorare la brand reputation e per il bilancio di sostenibilità aziendale.

La vite è una coltura altamente sostenibile, come spiega Balbiano: richiede poche risorse idriche, è resiliente ai climi estremi e promuove una visione partecipativa e transgenerazionale dell’investimento.

Citiculture ha già ottenuto un finanziamento di 150mila euro attraverso un modello SAFE (Simple Agreement for Future Equity), coinvolgendo 18 professionisti italiani di diversi settori, tra cui marketing e intelligenza artificiale, per sostenere la diffusione del progetto.

Tra le prime applicazioni figura Campus Grapes, un vigneto sul tetto del Politecnico di Torino con oltre 750 piante, che sarà operativo entro la primavera 2025 come laboratorio a cielo aperto per la ricerca scientifica. Inoltre, la startup ha realizzato una vigna sociale presso la Croce Rossa di Moncalieri per coinvolgere ragazzi con disturbi dello spettro autistico. La prima azienda cliente è stata GBR, un’impresa edile bresciana che ha abbracciato il modello sostenibile.

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