La Sicilia risponde alla crisi idrica con 3 dissalatori mobili e un impianto fisso a Porto Empedocle entro il 2025.
La Sicilia trova finalmente una soluzione alla crisi idrica grazie all’approvazione di un “Piano dissalatori” da parte della cabina di regia contro la siccità, riunitasi a Palazzo Chigi. Entro giugno saranno operativi tre dissalatori mobili e, in un periodo più lungo, sarà realizzato un nuovo impianto fisso a Porto Empedocle. Il piano è stato presentato dal commissario nazionale Nicola Dell’Acqua dopo mesi di confronto con la Regione, guidata da Renato Schifani, e la società Siciliacque.
A settembre, la Regione aveva richiesto interventi urgenti e deroghe normative per affrontare il grave deficit idrico, proponendo anche il revamping di tre dissalatori dismessi a Porto Empedocle, Gela e Trapani, per un costo stimato di 100 milioni di euro. Tuttavia, Siciliacque ha evidenziato che le tecnologie esistenti erano obsolete, rendendo necessario costruire nuovi impianti con tecnologia a osmosi inversa. Il costo stimato per questa soluzione è di circa 140 milioni di euro, di cui 90 già stanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027.
Per affrontare l’emergenza idrica immediata, sono stati previsti tre impianti mobili containerizzati, capaci di produrre almeno 100 litri/secondo ciascuno. I dissalatori saranno collocati presso i siti dismessi di Gela, Trapani e Porto Empedocle. Quest’ultimo sfrutterà inizialmente l’acqua fornita dalla centrale Enel Green Power, già pronta a immettere 7 litri/secondo nella rete. L’investimento complessivo è di 50 milioni di euro, di cui 20,05 milioni destinati a Trapani, 12,07 milioni a Porto Empedocle e 17,88 milioni a Gela. L’attivazione è prevista entro giugno 2025.
Per il medio periodo, si costruirà un impianto fisso a osmosi inversa con una capacità iniziale di 200-300 litri/secondo, espandibile fino a 400. La realizzazione richiederà almeno 15 mesi e sarà localizzata vicino all’impianto mobile di Porto Empedocle.
In totale, sono stati stanziati 100 milioni di euro. La Regione trasferirà 10 milioni a dicembre, mentre i restanti 90 arriveranno a gennaio. Matteo Salvini ha elogiato la rapidità dell’intervento, e anche il presidente Schifani ha riconosciuto l’efficacia della collaborazione istituzionale.