Produzione Stellantis giù del 36,5% nel 2024

Produzione Stellantis in calo: 300mila auto, -45% rispetto al 2023. Rilancio atteso solo nel 2026.

La produzione degli stabilimenti italiani di Stellantis ha subito un calo drastico nel 2024, scendendo del 36,5% rispetto al 2023 e totalizzando meno di mezzo milione di veicoli. Le sole autovetture hanno registrato un crollo ancora più marcato, con meno di 300mila unità prodotte, tornando ai livelli degli anni Cinquanta, una riduzione di oltre il 45%. Il rapporto della Fim Cisl evidenzia cali significativi in tutti i poli produttivi: Pomigliano d’Arco ha perso il 21%, mentre a Mirafiori e Modena le contrazioni superano il 70%, con chiusure prolungate in diverse fabbriche.

Anche lo stabilimento di Atessa, dedicato ai veicoli commerciali, ha registrato un calo del 16%, pari a circa 38mila veicoli in meno rispetto al 2023, un dato meno negativo rispetto ad altri stabilimenti, ma comunque significativo. Complessivamente, oltre 20mila lavoratori sono stati coinvolti da cassa integrazione o contratti di solidarietà, una media di uno su due.

Il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, dipinge un quadro fosco anche per il 2025, previsto come un altro anno difficile per il settore automobilistico italiano. Solo nel 2026 si attende una ripresa della produzione, con un aumento stimato del 50%, riportando i volumi ai livelli del 2023. La recente assegnazione della piattaforma Small per i modelli compatti a Pomigliano è uno dei pochi segnali positivi.

Rimangono molte incognite, dai tempi di lancio dei nuovi modelli al futuro del sito di Termoli e del progetto di Gigafactory. Uliano richiama l’importanza di una strategia europea per affrontare sfide come le emissioni di CO2, le sanzioni e il supporto alla transizione del settore. La mobilitazione dei sindacati a livello continentale mira a ottenere soluzioni efficaci e sostenibili, in un contesto globale sempre più competitivo.

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