Ad agosto 2024, prestiti a famiglie e imprese calano del 2%, segnale di rallentamento economico e riduzione della domanda di credito.
Ad agosto 2024, i prestiti a imprese e famiglie hanno registrato un calo del 2% rispetto all’anno precedente, un dato in lieve miglioramento rispetto al mese di luglio 2024, quando il calo era stato del 2,2%. Secondo quanto riportato nel rapporto mensile dell’Abi, questo rallentamento nei prestiti riflette la diminuzione della domanda di credito causata dal rallentamento della crescita economica. Questo fenomeno è più evidente nei prestiti concessi alle imprese, che a luglio 2024 sono diminuiti del 3,9%, mentre quelli destinati alle famiglie hanno subito un calo più contenuto dello 0,6%.
Il rapporto evidenzia inoltre la situazione dei crediti deteriorati netti (che comprendono sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e sconfinanti), che a luglio 2024 ammontano a 30,2 miliardi di euro, in leggero calo rispetto ai 30,6 miliardi di marzo 2024 e ai 30,5 miliardi di dicembre 2023. Questo è un segnale positivo rispetto al livello massimo raggiunto nel 2015, quando i crediti deteriorati netti avevano toccato i 196,3 miliardi di euro. Da allora, si è verificata una significativa riduzione di 166 miliardi, un chiaro indicatore di una graduale ripresa del sistema bancario.
In termini percentuali, a luglio 2024, i crediti deteriorati netti rappresentano l’1,43% del totale dei crediti concessi dalle banche. Questo dato è in linea con quello di marzo 2024, quando il rapporto era all’1,45%, e con quello di dicembre 2023, che si attestava all’1,41%. Il miglioramento rispetto al 2015, quando i crediti deteriorati rappresentavano il 9,8% del totale, è evidente e testimonia l’efficacia delle misure di risanamento adottate negli anni successivi.