Il modello 4+2 unisce scuola e imprese, rilanciando istruzione tecnica, innovazione e opportunità per i giovani.
La filiera tecnica “4+2” è pronta al decollo, coinvolgendo scuole, imprese e territori per rilanciare l’istruzione tecnica e professionale in Italia. Le scuole interessate a inaugurare ex novo questo modello, che prevede quattro anni di istruzione superiore seguiti da due anni negli Its Academy, dovranno presentare domanda entro il 14 gennaio 2025. Chi invece ha già ricevuto l’autorizzazione per i percorsi sperimentali quadriennali potrà attivare nuove classi anche per il 2025/26 senza ulteriori candidature.
Lo scorso anno, il progetto ha coinvolto 170 scuole e 2.500 studenti, con circa 200 filiere attivate. Per il nuovo anno, l’apertura delle iscrizioni è stata posticipata dal 21 gennaio al 10 febbraio, per permettere alle scuole di organizzare open day in collaborazione con imprese e Academy, così da informare le famiglie sui benefici di questi percorsi.
Il modello prevede la creazione di reti formative tra istituti tecnici e professionali, Its Academy, imprese, università e altri attori pubblici e privati. Questi partenariati, regolati dai “Patti Educativi 4.0”, mirano a integrare l’offerta formativa con i fabbisogni del mercato del lavoro e a rafforzare la connessione con le specificità dei territori.
Per aderire, le scuole devono presentare progetti che includano almeno un percorso quadriennale di istruzione tecnica e professionale, il coinvolgimento di un Its Academy di area tecnologica coerente e partnership con imprese. I piani dovranno prevedere competenze di base, linguistiche, matematiche, storiche e scientifiche, oltre a competenze tecnico-professionali incentrate sull’innovazione digitale e sul made in Italy. Saranno richieste anche rimodulazioni del calendario scolastico e orari settimanali.
Tra le caratteristiche distintive del modello, il forte legame con le imprese e la didattica laboratoriale. Gli studenti potranno beneficiare di apprendistato formativo e percorsi scuola-lavoro (Pcto), a partire dal secondo anno di studio. Saranno introdotti moduli tenuti da esperti del mondo del lavoro per aggiornare i programmi alle esigenze tecnologiche e territoriali.
Confindustria sostiene il progetto, vedendo in esso un’occasione strategica per rafforzare il legame tra istruzione e mondo produttivo, rilanciare gli istituti tecnici e professionali e favorire nuove opportunità occupazionali per i giovani.