Alessandro Spada: “Semplificare Transizione 5.0 e incentivi per PMI cruciali per rilancio economico e fiscale.”
Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, ha sottolineato la necessità di investimenti per il rilancio del territorio lombardo, facendo riferimento all’importanza delle misure di sostegno, in particolare a Transizione 5.0, una misura che però, secondo Spada, necessita di semplificazione. Nonostante i 6 miliardi di euro disponibili, si stima che meno di 500 milioni siano stati prenotati finora. Questo ritardo nell’utilizzo dei fondi è preoccupante, considerando che la ripresa economica dipende anche dal rilancio degli investimenti.
Maurizio Leo, viceministro all’Economia, ha risposto a queste preoccupazioni, ammettendo che l’utilizzo di Transizione 5.0 è stato finora limitato, ma spiegando che le regole UE vincolano le modifiche. Leo ha aggiunto che si sta valutando l’opportunità di dirottare parte di queste risorse verso il programma Industria 4.0, un’opzione che potrebbe essere percorribile grazie anche al supporto del Commissario Fitto.
Un altro tema discusso durante l’incontro organizzato da Assolombarda riguarda la riforma fiscale. Le imprese hanno apprezzato la conferma del taglio al cuneo fiscale e la revisione dell’Irpef, ma hanno criticato la parte della riforma relativa ai redditi d’impresa. In particolare, Spada ha evidenziato l’importanza di introdurre l’Ires premiale, che potrebbe incentivare ulteriormente gli investimenti. Inoltre, la cancellazione dell’ACE (Aiuto alla crescita economica), che rappresentava un importante incentivo per la patrimonializzazione delle imprese, è stata vista negativamente.
La difficoltà principale resta l’accesso agli incentivi per le PMI, con il rischio che Transizione 5.0 venga utilizzato solo in parte a causa della sua complessità. Spada ha fatto notare che, sebbene i fondi Repower EU siano legati alla sostenibilità, le piccole e medie imprese hanno bisogno di un supporto concreto per poter sfruttare questi incentivi.
Infine, Leo ha parlato della possibilità di una revisione delle aliquote fiscali per il ceto medio, auspicando che il concordato preventivo offra margini di manovra per ridurre le imposte. Inoltre, ha discusso la proposta della Lega di alzare il limite per l’accesso alla flat tax da 30.000 a 50.000 euro, una misura che potrebbe ampliare la platea di contribuenti che potrebbero beneficiare di questo sistema fiscale semplificato. Tuttavia, è fondamentale monitorare le risorse disponibili per assicurare la sostenibilità di tali interventi.