Nasce il maxi-polo italiano dei salumi GranTerre-Parmacotto

GranTerre e Parmacotto uniscono le forze per creare un polo da 1,1 miliardi, puntando a un’espansione internazionale nel settore dei salumi.

Dalla collaborazione tra gli azionisti di GranTerre e quelli di Parmacotto nasce un nuovo polo italiano dei salumi, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere 1,5 miliardi di fatturato entro i prossimi cinque anni. L’accordo prevede che AZ, la finanziaria della famiglia Zaccanti, conferisca Parmacotto a Salumifici GranTerre, dando vita a un gruppo con ricavi complessivi superiori a 1,1 miliardi di euro e una forza lavoro di 2.500 dipendenti distribuiti in 20 stabilimenti: 14 di GranTerre e 6 di Parmacotto.

Questa “business combination”, ufficialmente una joint venture, lascia però intravedere una posizione dominante di GranTerre, con un fatturato di 1,6 miliardi di euro nel 2023 (inclusi i caseifici) rispetto ai circa 150 milioni di euro di Parmacotto. Sebbene l’integrazione sarà formalizzata nei prossimi mesi, per il primo anno le due aziende continueranno a operare come entità legali separate, mentre il CEO di GranTerre, Maurizio Moscatelli, conferma che è in progetto una governance unificata.

Secondo Ivano Chezzi, presidente di GranTerre, l’accordo rappresenta una tappa fondamentale per la valorizzazione internazionale del marchio Parmacotto, grazie alla sinergia delle risorse di entrambe le aziende. La vision dell’accordo mira a consolidare GranTerre come “casa comune della salumeria italiana” con l’obiettivo di espandersi ulteriormente in mercati come gli Stati Uniti e l’Europa, oltre ad aprire nuove opportunità internazionali.

Parmacotto, che in passato ha vissuto momenti difficili, è stata salvata dal fallimento nel 2015 grazie alla resilienza del suo management e dei dipendenti, e ha visto una nuova fase di rilancio nel 2018 con il supporto finanziario di Giovanni Zaccanti. Oggi, Zaccanti esprime soddisfazione per l’opportunità di integrare Parmacotto in una realtà più ampia e innovativa, che punta sulla crescita sostenibile, l’innovazione, la qualità dell’export e il legame con i consumatori e i territori italiani come elementi centrali di una strategia orientata al successo.

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