Montagna: 310 milioni investiti per la stagione sciistica

Gli impiantisti investono 310 mln per una montagna sostenibile e attiva 12 mesi, con focus su innovazione e sostenibilità.

In vista della stagione sciistica 2024-2025, gli operatori del settore funiviario, rappresentati dall’Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari), hanno investito oltre 310 milioni di euro in nuovi impianti di risalita, battipista e infrastrutture per la neve programmata. Questo investimento è definito dalla presidente dell’Anef, Valeria Ghezzi, come il più significativo degli ultimi dieci anni. Già nel 2023, il comparto aveva investito circa 250 milioni di euro in macchinari e attrezzature. L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per fatturato e giornate di sci, subito dopo Austria e Francia, con 1,3 miliardi di euro di fatturato che arrivano a 8 miliardi considerando l’indotto.

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza degli investimenti, spiegando che per ogni euro investito negli impianti di risalita, ci sono ricadute economiche pari a 10 euro per il territorio. Il ministero ha inoltre stanziato oltre 400 milioni di euro nel biennio 2023-2024 con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità economica, sociale, ambientale e incentivare la destagionalizzazione del turismo di montagna, puntando a un’offerta che duri tutto l’anno.

Il bilancio della stagione sciistica passata evidenzia differenze tra le Alpi e gli Appennini. Mentre le Alpi hanno beneficiato di una stagione lunga e positiva, gli Appennini hanno sofferto per la mancanza di neve e le temperature troppo alte. Anche l’estate 2024 ha avuto un andamento variabile: agosto è stato positivo, ma giugno e settembre sono stati segnati dal maltempo.

La sostenibilità rimane una delle sfide principali del settore. Secondo Ghezzi, le piste da sci in Italia occupano solo lo 0,09% del territorio montuoso (91 km²). La neve programmata, prodotta con acqua ed energia elettrica, è considerata green, ma ha costi elevati: produrre neve per un chilometro di pista larga 40 metri costa circa 80mila euro. L’industria sta migrando verso tecnologie sempre più efficienti, con il 40% delle aziende che utilizza energia rinnovabile. Innovazioni come i battipista che riducono il consumo di gasolio e le seggiovie Ecodrive, che abbassano i consumi energetici del 20%, rappresentano passi avanti verso una gestione più sostenibile della montagna.

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