La Luiss sotto Gubitosi raggiunge traguardi storici: AI, governance migliorata e leadership internazionale.
In poco più di un anno, sotto la guida di Luigi Gubitosi, la Luiss ha raggiunto traguardi straordinari, consolidandosi tra le eccellenze accademiche italiane e internazionali. Entrato come presidente nell’ottobre 2023 in un momento delicato per l’ateneo, Gubitosi ha traghettato l’università verso una fase di stabilità e sviluppo. Tra i risultati principali, il miglior posizionamento di sempre nei ranking internazionali, l’avvio di nuove collaborazioni con prestigiose istituzioni globali e l’aumento degli investimenti nell’accademia.
Efficienza e governance migliorata sono stati due pilastri centrali del mandato. Con il 2024, la Luiss registrerà il miglior risultato economico della sua storia, con un incremento di circa 16 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Questo successo consentirà ulteriori investimenti nei servizi agli studenti e nella crescita accademica. Sul fronte della governance, sono stati implementati un Internal Audit, rivisti i processi e introdotti nuovi meccanismi di funzionamento.
L’ateneo ha puntato sull’innovazione formativa, diventando uno dei primi in Italia a istituire un Prorettore per l’Intelligenza Artificiale (AI) e introducendo il certificato di “AI Literacy”, obbligatorio per gli studenti delle magistrali. Inoltre, è stato lanciato il centro di ricerca AI4Society, destinato a posizionarsi come riferimento internazionale per lo sviluppo di tecnologie responsabili.
L’internazionalizzazione resta un tratto distintivo: con oltre 360 università partner in 73 Paesi, 69 programmi di doppia o tripla laurea e collaborazioni prestigiose come quella con Science Po, la Luiss è diventata un punto di riferimento globale. Durante il 2024, ha ospitato personalità di spicco, tra cui quattro Premi Nobel e James Manyika di Google.
Il mandato di Gubitosi si concluderà con la chiusura dei conti 2024, con risultati che confermano il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati. La tradizione potrebbe proseguire con la nomina di Giorgio Fossa, past president di Confindustria, a cui il presidente uscente riconosce piena stima e fiducia.