L’Export del Prosecco veneto riparte verso il Libano

Dopo la tregua in Medio Oriente, Astoria riavvia l’export di Prosecco in Libano. Crescita e diversificazione globale.

L’export di Prosecco veneto verso il Libano segna una ripresa significativa grazie all’invio di un container da 40 piedi di Astoria, azienda trevigiana, dopo che il 27 novembre 2024 è entrata in vigore una tregua fragile ma efficace tra Israele e Hezbollah. La guerra, iniziata due mesi prima, aveva interrotto le forniture, ma la ripresa dei commerci rappresenta un segnale positivo per l’azienda e per il mercato vinicolo italiano.

Filippo Polegato, amministratore delegato di Astoria, sottolinea l’importanza del Libano come mercato maturo per i vini italiani, nonostante le difficoltà geopolitiche. Descritto come la “Svizzera d’Oriente”, il Libano possiede una lunga tradizione vinicola e un pubblico che apprezza Prosecco, Prosecco Rosé e Pinot. L’azienda, attiva in Libano dal 2017, ha registrato un fatturato annuo di circa 500.000 euro nel Paese, vendendo prevalentemente vini secchi come Brut ed Extra Brut.

Fondata nel 1987 a Crocetta del Montello (Treviso), Astoria è una delle realtà più conosciute nel panorama del Prosecco, grazie a un forte investimento in marketing e sponsorizzazioni, come il Giro d’Italia. Nel 2023, l’azienda ha raggiunto un fatturato di 51,3 milioni di euro, mantenendo un margine EBITDA del 14%. Con 77 dipendenti e 150 agenti in Italia, l’azienda punta sul canale Horeca, sia nazionale che internazionale, e ha incrementato l’export, passando dal 30% al 35% del fatturato in cinque anni.

Astoria esporta in 112 Paesi, con mercati che spaziano dall’Asia, inclusi Giappone, Corea del Sud e Mongolia, ai Caraibi e alle ex Repubbliche Sovietiche. Dal 2006, ha investito anche nel continente africano, esportando in circa 20 Paesi africani, tra cui Nigeria, Kenya e Angola. Recentemente ha realizzato la prima spedizione in Zambia e ha ampliato la presenza nel Golfo Persico, raggiungendo Dubai e Oman.

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