Il 24% delle imprese italiane utilizza già l’AI, con il 46% che prevede una crescita. Cruciale il ruolo della formazione.
L’Italia si posiziona ai vertici europei per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) da parte delle imprese, secondo quanto emerge dalla prima edizione dello studio “EY Italy AI Barometer”, realizzato da EY. Lo studio ha coinvolto oltre 4.700 manager di nove Paesi europei, di cui 528 professionisti italiani appartenenti a diversi settori.
L’analisi mette in luce come l’Italia sia avanti rispetto alla media europea (19%) nell’implementazione dell’AI nei contesti lavorativi. Infatti, quasi un quarto dei rispondenti italiani (24%) afferma che l’AI sta già influenzando il loro lavoro, mentre il 46% prevede che l’impatto delle applicazioni di AI nel business crescerà nei prossimi tre anni. Questo evidenzia un forte potenziale per l’intelligenza artificiale nel contesto aziendale italiano, con un’espansione che continuerà a crescere in termini di utilizzo e integrazione nelle operazioni quotidiane.
Un altro dato interessante è che il 24% dei rispondenti ritiene che l’AI possa sostituire alcune mansioni su larga scala, con il 76% che si aspetta una riduzione del numero di dipendenti a mano a mano che l’utilizzo di questa tecnologia diventerà sempre più radicato nelle imprese. Questi dati suggeriscono che l’AI non solo sta cambiando il modo in cui le aziende lavorano, ma sta anche creando una crescente preoccupazione per la sostituzione di posti di lavoro con processi automatizzati.
Un tema cruciale che emerge dallo studio è la formazione. Il 37% dei rispondenti ritiene che la propria azienda dovrebbe offrire maggiore formazione sull’AI, mentre il 32% ritiene di non ricevere abbastanza supporto in tal senso. Solo il 16% si dichiara soddisfatto della formazione ricevuta sul posto di lavoro, un segnale che indica come le imprese possano fare di più per preparare i propri dipendenti all’utilizzo di queste nuove tecnologie. Inoltre, il 55% dei professionisti italiani si dedica all’autoformazione per sviluppare le proprie competenze in AI, sia a livello privato (22%) che professionale (20%), partecipando a workshop e corsi online.