Greenpeace vince causa contro il governo olandese

Il governo olandese dovrà ridurre l’inquinamento da azoto, con impatti sugli allevamenti intensivi, dopo la vittoria di Greenpeace.

Greenpeace Olanda ha ottenuto una storica vittoria legale contro il governo dei Paesi Bassi per il mancato rispetto delle normative ambientali relative agli allevamenti intensivi e alle emissioni di azoto. Il 22 gennaio 2025, il tribunale olandese ha confermato che gli habitat naturali nei Paesi Bassi sono stati danneggiati dal polverino di azoto proveniente da questi allevamenti, decretando che il governo non ha adottato le misure necessarie per ridurre il dannoso inquinamento. La sentenza impone ora che l’Olanda prenda provvedimenti concreti per ridurre, entro il 2030, i livelli di azoto nelle aree naturali sensibili, abbassandoli sotto le soglie critiche stabilite dalla legge.

Secondo la direttiva Nitrati dell’UE, l’Olanda avrebbe dovuto limitare la contaminazione da azoto dei terreni e aveva chiesto l’approvazione di Bruxelles per usare i fondi pubblici a favore degli allevatori disposti a chiudere le stalle. Il governo aveva previsto la chiusura di circa 3.000 allevamenti per ridurre del 50% le emissioni di azoto.

Tuttavia, la proposta ha incontrato una forte opposizione da parte degli allevatori, che sono scesi in piazza e hanno creato un partito che ora fa parte del governo conservatore olandese. La sentenza impone al governo di rispondere in tempi rapidi, per evitare danni ulteriori e per tutelare sia l’ambiente che le aziende agricole, che dovranno essere sostenute nella transizione ecologica.

Simona Savini di Greenpeace Italia ha dichiarato che la sentenza olandese dovrebbe essere un monito per il governo italiano, che sta affrontando una procedura di infrazione per non aver rispettato la direttiva Nitrati. L’Italia, infatti, è accusata di non proteggere adeguatamente le acque e la popolazione dall’inquinamento da nitrati, che provengono principalmente dagli allevamenti intensivi, in particolare in Lombardia.

Greenpeace ha inoltre evidenziato che il 40% dei comuni lombardi in zone vulnerabili ai nitrati supera i limiti di legge. In risposta a questo, Greenpeace Italia ha presentato una proposta di legge per avviare una moratoria e promuovere una transizione agroecologica del settore zootecnico, come già richiesto in Olanda.

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