Prezzi estivi variabili: voli in calo fino al 15%, ma l’olio d’oliva aumenta del 35%. Rincari anche per pacchetti vacanza.
L’estate del 2024 si presenta come un periodo di grande incertezza sul fronte dei prezzi al consumo, con molte variazioni inaspettate che hanno sorpreso i consumatori, a volte in modo positivo. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta da Assoutenti, basata sui dati definitivi dell’Istat sull’inflazione. L’obiettivo dell’indagine era individuare quali beni e servizi hanno subito i maggiori rincari e quali, invece, hanno visto una riduzione dei prezzi rispetto all’anno precedente.
Il settore alimentare è uno di quelli che ha registrato le variazioni più significative. Tra i prodotti alimentari, l’olio d’oliva ha visto un forte aumento dei prezzi, con un incremento medio del 35,4% rispetto a luglio dell’anno precedente. Questo lo rende il prodotto alimentare con il rincaro più elevato per il mese di luglio. Di contro, l’olio di semi ha mostrato un trend opposto, con i suoi prezzi che sono diminuiti del 12,5% nello stesso periodo.
Nel settore dei viaggi e del turismo, legato strettamente alle vacanze estive, si osservano altre sorprese. In particolare, le tariffe aeree hanno subito un calo significativo. Chi ha acquistato biglietti aerei nel mese di luglio ha potuto beneficiare di una riduzione dei prezzi: i voli internazionali sono costati in media il 15,6% in meno rispetto a luglio 2023, mentre i voli nazionali e quelli europei hanno visto un calo rispettivamente del 15,2% e del 13,5%.
In netto contrasto con il calo delle tariffe aeree, i prezzi dei pacchetti vacanza sono aumentati notevolmente, registrando un rincaro del 29,9% su base annua. Questo indica una tendenza al rialzo per i pacchetti tutto incluso, rendendo più costose le vacanze per chi sceglie questa modalità.