La crescita economica dell’Eurozona è rallentata al 0,2% nel secondo trimestre, con variazioni nei singoli Paesi membri.
La crescita economica dell’Eurozona e dell’Ue nel secondo trimestre del 2024 è stata dello 0,2%, leggermente inferiore alla stima preliminare di Eurostat che era pari a +0,3%, diffusa nel mese di agosto. Questo dato segna un rallentamento rispetto al primo trimestre, quando il PIL era aumentato dello 0,3% in entrambe le aree. Su base annua, rispetto allo stesso periodo del 2023, il PIL è cresciuto dello 0,6% nell’Eurozona e dello 0,8% nell’Unione Europea a 27.
A livello di singoli Paesi, Polonia, Grecia e Paesi Bassi sono i protagonisti della crescita. La Polonia ha registrato la performance trimestrale migliore con un aumento dell’1,5%, seguita dalla Grecia (+1,1%) e dai Paesi Bassi (+1%). L’Italia si è mantenuta in linea con la media europea, con una crescita dello 0,2%. In contrasto, alcuni Paesi hanno subito una contrazione economica, tra cui l’Irlanda (-1%), la Lettonia (-0,9%) e l’Austria (-0,4%).
Oltre ai dati sul PIL, Eurostat ha comunicato i risultati relativi al mercato del lavoro. Nel secondo trimestre del 2024, il numero di occupati è aumentato dello 0,2% nell’Eurozona e dello 0,1% nei 27 Paesi dell’UE. Anche in questo caso, si registra un leggero rallentamento rispetto al primo trimestre, quando l’occupazione era cresciuta dello 0,3% in entrambe le aree. Su base annua, rispetto al secondo trimestre del 2023, l’occupazione è cresciuta dello 0,8% nell’Eurozona e nella UE.
I Paesi che hanno registrato il maggiore aumento del numero di occupati sono stati l’Irlanda e la Lituania (entrambe con un +1,1%), seguite dall’Estonia con un +0,8%. L’Italia ha segnato una crescita dell’0,4%. Al contrario, le diminuzioni più significative sono state registrate in Romania (-0,5%) e in Finlandia (-0,4%).
Infine, Eurostat stima che nel secondo trimestre del 2024 ci fossero 218,6 milioni di persone impiegate nell’UE, di cui 170,1 milioni nella zona euro.