Confindustria chiede riforme coraggiose su energia, investimenti e logistica per sostenere la crescita economica italiana.
L’Italia è chiamata a fare “nuove scelte coraggiose” e gli imprenditori sono pronti a “fare la loro parte”. È uno dei messaggi chiave che il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha lanciato durante la sua prima relazione all’assemblea annuale. “Se l’Europa deve cambiare marcia, anche l’Italia deve affrontare nuove sfide con determinazione”, ha sottolineato Orsini, evidenziando come gli imprenditori italiani siano una “forza fondamentale per il Paese”, capaci di offrire una visione futura. “Abbiamo tenacia, fiducia e ottimismo”, ha aggiunto, riconoscendo la resilienza degli imprenditori anche nei momenti più difficili. “Ci mettiamo passione e chiediamo solo di poter fare il nostro lavoro.”
Orsini ha inoltre espresso apprezzamento per l’operato del Governo, elogiando la decisione di mantenere “la barra dritta sui conti pubblici”. In vista della presentazione del piano fiscale strutturale di medio termine da parte dell’UE, Orsini ha evidenziato l’importanza di includere “riforme e investimenti” necessari, con un particolare focus su “politiche industriali” e incentivi per sostenere gli investimenti nel periodo post-PNRR. Il presidente ha sottolineato come sia cruciale pensare ora a “Industria 5.0” per evitare uno “stallo” nel progresso industriale.
Orsini ha ringraziato anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la sua presenza all’assemblea, definendola un segno di “sensibilità nei confronti degli imprenditori”. Ha poi ribadito l’importanza della “pace e del dialogo” in un contesto internazionale sempre più incerto.
Tra i temi centrali, Orsini ha annunciato che Confindustria presenterà al Governo “misure a costo zero” per semplificare il quadro normativo e ridurre la burocrazia che ostacola le imprese. Un esempio è la legge 231, che impone gli stessi obblighi a imprese di ogni dimensione, una situazione definita “una pazzia” dal presidente.
Confindustria propone inoltre “l’abolizione dell’Irap per le società di capitale” e il ripristino dell’Ace, strumenti cruciali per sostenere la patrimonializzazione delle imprese e favorire investimenti a lungo termine.
Infine, Orsini ha sottolineato l’importanza di un “ritorno al nucleare” per garantire l’indipendenza energetica del Paese, chiedendo un sostegno comune per lo sviluppo di “piccoli reattori modulari” e per ridurre la dipendenza dall’energia importata a costi elevati.