Il Cavolfiore della Piana del Sele ottiene il marchio IGP. Presentazione a Milano il 12 settembre con esperti e chef Oldani.
Il prossimo 12 settembre, alle ore 10:30, presso il Palazzo dei Giureconsulti di Milano, si terrà la presentazione del recente riconoscimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) al Cavolfiore della Piana del Sele, un prodotto simbolo del patrimonio agricolo italiano. Questo traguardo, confermato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea lo scorso 9 luglio, rappresenta una conquista significativa per una delle eccellenze agricole del nostro Paese, esempio della perfetta fusione tra tradizione e innovazione.
L’inserimento nel Registro delle Indicazioni Geografiche Protette sottolinea l’importanza di questo ortaggio non solo per l’economia agricola, ma anche per la sua valenza culturale e territoriale. Durante la conferenza, saranno approfonditi temi cruciali come il valore socioeconomico del Cavolfiore della Piana del Sele IGP, il suo impatto storico e le sue caratteristiche distintive, che lo rendono unico. Sarà inoltre esaminato il profondo legame tra il territorio e la gastronomia, con particolare attenzione alle proprietà nutraceutiche del cavolfiore, un prodotto ricco di benefici per la salute.
Tra gli argomenti di discussione ci sarà anche il ruolo sociale della coltivazione di questo prodotto, fondamentale per l’identità agricola della Piana del Sele. A intervenire durante l’evento saranno figure di rilievo come Antonio Vocca, Responsabile Generale della OP Solco Maggiore, e Gianluca Caruso, docente di Orticoltura e Floricoltura presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Marisa Di Matteo, docente di Tecnologia di Trasformazione degli Alimenti presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, offrirà un’ulteriore prospettiva tecnica.
Ospite speciale dell’evento sarà lo chef Davide Oldani, noto per la sua cucina innovativa e raffinata. Oldani presenterà come il Cavolfiore IGP possa essere valorizzato nella gastronomia contemporanea, dimostrando come un prodotto della tradizione possa trovare spazio sulle tavole dell’alta cucina, esaltando le sue qualità in piatti sofisticati e creativi.