Pannelli radianti, pompe di calore e VMC riducono i consumi fino al 60%, rispettando gli obiettivi UE per edifici green.
I condomini e gli edifici multifamiliari possono ottenere riduzioni significative dei consumi energetici, variabili tra il 30% e il 40%, con punte che superano il 60%. Questo è possibile grazie a interventi di efficientamento della parte impiantistica, senza necessariamente modificare l’involucro edilizio. Sostituendo radiatori e caldaie a gas con pannelli radianti, pompe di calore e sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), si possono centrare gli obiettivi della direttiva europea “Case Green”. Questa normativa prevede la ristrutturazione del 16% degli edifici con le peggiori performance energetiche entro il 2030 e del 26% entro il 2033, con un taglio dei consumi di energia primaria del 20-22% entro il 2035 rispetto al 2020.
Un recente studio del Politecnico di Torino, in collaborazione con il consorzio Q-Rad, ha analizzato l’impatto di tali interventi su edifici rappresentativi del patrimonio edilizio italiano. Lo studio si è focalizzato su due casi studio: edifici localizzati a Torino, Roma e Palermo, costruiti tra il 1946 e il 1975 e classificati nelle classi energetiche F/G ed E. La riqualificazione è stata pianificata in tre fasi: sostituzione degli impianti tradizionali con pannelli radianti e pompe di calore, integrazione di VMC con recupero di calore e, infine, installazione di impianti fotovoltaici.
I risultati sono chiari: già dopo il primo step, i consumi si riducono tra il 29% e il 40%, con un miglioramento delle classi energetiche. Con l’introduzione di VMC, i risparmi salgono al 41%, mentre con il fotovoltaico si raggiungono riduzioni fino al 64% nelle zone climatiche più calde, come Palermo. Gli edifici rinnovati possono raggiungere classi energetiche elevate come B o A1, garantendo anche un comfort termico ottimale e benefici per la salute.
Secondo Michele Bottoni, presidente di Q-Rad, questi risultati evidenziano che gli obiettivi europei sono raggiungibili focalizzandosi sui sistemi impiantistici. Tuttavia, è essenziale che il recepimento della direttiva europea includa incentivi mirati per rendere queste soluzioni più accessibili.