Incidenti mortali sul lavoro aumentati del 4,2% nel primo semestre 2024, crescono anche le denunce per patologie professionali.
Nel primo semestre del 2024, gli incidenti sul lavoro con esito mortale denunciati all’Inail sono stati 469, registrando un incremento del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo aumento è stato significativamente influenzato dagli incidenti plurimi, ossia quegli incidenti in cui perdono la vita più persone.
L’Inail ha comunicato questi dati, evidenziando anche che le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro il primo semestre del 2024 sono state 299.303. Questo rappresenta un incremento dello 0,9% rispetto a giugno 2023. Tuttavia, rispetto allo stesso periodo del 2022, c’è stata una diminuzione del 21,7%. In particolare, si è notato un aumento significativo negli incidenti che avvengono durante il tragitto casa-lavoro.
Parallelamente, è stato osservato un aumento delle denunce per patologie di origine professionale, che sono state 45.512, con un incremento del 19,6%. Questo dato suggerisce una crescente consapevolezza e segnalazione di malattie professionali tra i lavoratori.
Analizzando i dati nel dettaglio, emerge che l’aumento degli incidenti mortali è dovuto principalmente a eventi che coinvolgono più lavoratori. Questo tipo di incidenti, sebbene meno frequenti, tendono ad avere un impatto significativo sul totale delle morti sul lavoro. La loro natura spesso coinvolge situazioni ad alto rischio o condizioni di lavoro particolarmente pericolose.
Per quanto riguarda gli infortuni non mortali, l’incremento del numero di denunce può essere visto come un indicatore di una maggiore propensione a segnalare gli incidenti da parte dei lavoratori, o potrebbe riflettere un effettivo aumento degli incidenti sul lavoro. La diminuzione rispetto al 2022, invece, potrebbe indicare una maggiore efficacia delle misure di sicurezza implementate dalle aziende, o un cambiamento nelle condizioni di lavoro.
Il significativo aumento delle patologie professionali denunciate, del 19,6%, potrebbe essere attribuito a una maggiore sensibilizzazione sui rischi legati a determinate professioni, o a un miglioramento nei processi di diagnosi e riconoscimento di queste malattie. Le patologie di origine professionale possono includere una vasta gamma di condizioni, dalle malattie respiratorie causate dall’esposizione a sostanze nocive, a disturbi muscolo-scheletrici derivanti da attività lavorative ripetitive o pesanti.