Auchan prevede 2.389 tagli in Francia con chiusure di negozi e riduzione del personale per rilancio economico. Sindacati in allarme.
Auchan, colosso della grande distribuzione in Francia, ha annunciato un piano che potrebbe portare alla perdita di 2.389 posti di lavoro, una mossa drammatica che ha suscitato forti reazioni tra i sindacati. Questo piano di ristrutturazione prevede la chiusura di circa dieci punti vendita non profittevoli e l’eliminazione di posti di lavoro sia nei negozi che nelle sedi amministrative. L’obiettivo di Auchan è quello di riprendersi dopo alcuni anni difficili in un mercato competitivo, e il piano tocca una significativa porzione dei suoi 54.000 dipendenti nel Paese.
Nello specifico, 784 posti saranno tagliati nelle sedi amministrative di Auchan, mentre 915 posti verranno eliminati nei punti vendita. Inoltre, la catena prevede di fermare il servizio di consegna diretta a domicilio, operazione che comporterà ulteriori 224 licenziamenti. Oltre a queste riduzioni, Auchan ha annunciato che intende chiudere una decina di negozi ritenuti non sostenibili dal punto di vista economico, compresi tre grandi ipermercati situati a Clermont-Ferrand Nord, Woippy e Bar-le-Duc, e un supermercato ad Aurillac. La chiusura di questi negozi porterà alla perdita di altri 466 posti di lavoro.
La direzione di Auchan ha sottolineato che sono previsti piani di protezione dell’occupazione per cercare di limitare i licenziamenti. Sono in corso trattative con i rappresentanti sindacali per mettere a punto misure di supporto e ricollocamento professionale per i lavoratori coinvolti. L’incontro con i sindacati, avvenuto a Lille, ha visto la partecipazione di vari delegati, i quali hanno espresso il loro malcontento e preoccupazione per le misure proposte.
Christophe Delay, delegato nazionale del sindacato FO, ha descritto la situazione come “il più grande piano di licenziamenti mai visto in Auchan”, sottolineando l’impatto devastante che avrà sui dipendenti. Franck Martineau, altro rappresentante del sindacato FO, ha definito il piano come “catastrofico e scandaloso”, preoccupato per il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie che ora si trovano a fronteggiare un’incertezza crescente.