Arte e impresa: il successo dell’Economia della Bellezza

Le aziende italiane crescono investendo in arte e cultura, con progetti che migliorano produttività e legami con le comunità.

Il nuovo report “Economia della Bellezza”, curato da Banca Ifis, conferma il peso crescente dell’arte e della cultura nel mondo aziendale italiano, rilevando un totale di 732 imprese attive in progetti di valorizzazione artistica e culturale. In testa alla classifica delle regioni italiane per numero di aziende con iniziative culturali ci sono Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, con rispettivamente 227, 123 e 112 imprese. Complessivamente, queste aziende generano circa 192 miliardi di euro di ricavi annui e raggiungono un livello di produttività superiore alla media nazionale di 1,4 volte; questo rapporto sale a oltre 3 volte nel settore bancario, che risulta particolarmente dinamico in questo ambito.

Secondo i dati di Banca Ifis, l’adozione di progetti culturali produce effetti positivi sia sull’azienda stessa che nei confronti degli stakeholder esterni. Le aziende coinvolte registrano infatti non solo una produttività più alta rispetto alla concorrenza, ma anche una crescita retributiva 2,2 volte superiore, sottolineando il valore aggiunto che l’arte apporta allo sviluppo delle competenze.

Gli obiettivi di queste progettualità sono eterogenei: il 52% delle imprese mira a costruire legami solidi con i territori e le comunità; il 23% si concentra sulla comunicazione con gli stakeholder esterni; un altro 12% utilizza arte e cultura per innovazione e stimolo creativo, e un ulteriore 12% punta sull’engagement interno dei dipendenti.

L’edizione 2024 di “Economia della Bellezza” evidenzia anche il ruolo cruciale delle banche: 16 gruppi bancari hanno adottato progetti strutturati in ambito culturale, contribuendo a un incremento della produttività pari al 27% tra il 2018 e il 2022, contro l’8% medio del settore bancario nel suo complesso. Questo risultato è accompagnato da un aumento delle retribuzioni a un ritmo quasi doppio rispetto alla media del settore.

Un caso esemplare è quello di Banca Ifis, che con il marchio Ifis art gestisce numerose iniziative culturali. Tra i progetti più significativi c’è il restauro dell’opera “Migrant Child” di Banksy a Venezia e l’acquisto di Palazzo San Pantalon, destinato a diventare un centro espositivo. La banca sostiene anche artisti emergenti, sponsorizza il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia e ha recentemente collaborato con istituzioni culturali come la Pinacoteca di Brera e la Galleria Nazionale di Roma.

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