Aigi esprime soddisfazione per i progressi sull’ex Ilva e chiede un piano industriale sostenibile e sicuro per rilanciare l’ex Ilva.
L’Associazione dell’Indotto delle Grandi Industrie della Provincia di Taranto (Aigi) ha espresso, tramite una nota ufficiale, la propria soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi dal ministro Urso in relazione alla questione dell’ex Ilva, riconoscendo anche le azioni concrete messe in atto dai referenti della gestione commissariale. Tuttavia, l’Aigi ha sottolineato la necessità di “completare l’opera” e proseguire con ulteriori misure per garantire una soluzione definitiva e sostenibile per il futuro dello stabilimento.
In particolare, l’Aigi si è soffermata sulla necessità di predisporre un nuovo bando di assegnazione per l’ex Ilva, rivolto a soggetti privati che intendano rilevare l’impianto. Questo bando, secondo l’associazione, deve contenere requisiti stringenti per evitare che si ripetano gli errori del passato, come quelli commessi durante la gestione di Arcelor Mittal, considerata dall’Aigi “pasticciata e inadeguata”. Inoltre, l’associazione chiede che, indipendentemente dal futuro acquirente, lo Stato mantenga una quota azionaria di minoranza. Tale partecipazione statale fungerebbe da garanzia e clausola sociale per tutelare le imprese locali, i lavoratori diretti e indiretti e l’intera comunità dell’area jonica.
L’Aigi insiste anche sulla necessità di una svolta reale nella gestione dell’ex Ilva, che richiede un Piano Industriale serio e ambizioso, capace di affrontare le sfide del presente. Questo piano deve saper coniugare la crescente domanda di acciaio in Italia con la sostenibilità ambientale e la sicurezza sul lavoro. Nel 2024, infatti, la produzione di acciaio in Italia ha raggiunto 24,4 milioni di tonnellate, con un aumento del 4,8% rispetto all’anno precedente, e un fatturato complessivo di 60 miliardi di euro.